domenica 12 settembre 2010
QUELL'ansia. Un anno dopo. Quando ormai è così lontana..
:)
martedì 31 agosto 2010
L'estate sta finendo..
giovedì 1 luglio 2010
1Luglio
mercoledì 30 giugno 2010
"Caffè. Ti voglio."
sabato 19 giugno 2010
e oggi mi lascio un po' prendere dall'illusione..
Metodo della visione parallela
Metodo dello sguardo incrociato
Questa tecnica consiste nell’incrociare gli occhi quindi guardare e focalizzare un punto medio tra gli occhi e lo schermo senza mettere a fuoco l’immagine, proprio come quando vi "incantate" a guardare nel vuoto. Facendo così le linee di visione dei due occhi arrivano sulle immagini in modo incrociato. Una volta imparata la tecnica giusta occorrono pochi secondi per poter visualizzare le stupende immagini tridimensionali nascoste negli stereogrammi. Ovvero improvvisamente il monitor sfuocato, passa da due a tre dimensioni e dallo sfondo emergono e si modellano livelli di prospettiva diversi, parole, forme, figure...
Eccone due esempi, che sinceramente ancora non sono ben riuscita a decifrare, soprattutto il primo...
Io sinceramente non riesco a vederci niente, soltanto un marasma di colori indecifrabili... Eppure, qualcosa dovrebbe venir fuori secondo qualche occhio esperto!!
Diciamo pure che forse la classica illusione ottica, quella che ormai tutti conoscono, è sicuramente più rilassante e meno intrippante!!!!
venerdì 18 giugno 2010
La musica?
martedì 15 giugno 2010
PubMed
Ma, a parte questa prima impressione, trovo che sia davvero un passo avanti, nonchè un grosso aiuto per la ricerca, che non è fatta soltanto di sperimentazione in laboratorio, ma anche (e soprattutto) di comunicazione. E internet è il miglior modo, facile ed efficace, che permette a milioni di scienziati sparsi per il mondo di comunicare, di mettere a disposizione di tutti le proprie risorse e rendere pubbliche le proprie scoperte, al fine di collaborare. E così da Sidney, da Mosca, da Londra, da New York, da Firenze o da qualsiasi altro impensabile angolo del mondo, nello stesso momento diviene possibile una relazione nonchè uno scambio fruttuoso tra persone che operano nello stesso campo, e quindi di conseguenza anche noi studenti o qualsiasi altra persona interessata alla causa che conosca l'esistenza di simili motori di ricerca può in questo modo curiosare, scoprire, informarsi, conoscere, e imparare.
In una parola? Una conquista...
venerdì 11 giugno 2010
..botta d'assenza!
Studio, studio, studio, e alla fine il Cubo stava diventando la mia seconda casa. E ci stavo bene. Pensandoci, ora che sono "in ferie", devo dire che un po' mi manca...
E poi l'incubo chiamato istologia è svanito così in fretta che quasi ancora non mi sembra vero!!
Ahahahaha... e poi leggo il titolo del blog e penso "tra palco e realtà..." mmmh, ma che ero una veggente quando l'ho creato? Perchè ultimamente mi sembrerebbe fatto a pennello! Mi chiedo cosa sia più vero, tra aver passato istologia e essere uscita viva e illesa da un incidente con la macchina capovolta... Eppure, tutto è VERO (tra l'altro, anche io so Vero...)! Ok, sono pazza, sono pazza, ma d'altra parte, il bernoccolo deve pur avere i suoi effetti...
Ok, sono esperienze che quando le vivi ti cambiano tanto... Ma non è di questo che voglio parlare.
Diciamo che siamo in tempo di mondiali và, e anche se nella vita precedente mi sa proprio che di mestiere non facevo il calciatore, bè, lo ammetto, un "pochinininino" sono emozionata.
"Waka waka eh eh Tsamina mina zangalewa.. This time for Africaaaa"
Ok, sono pazza... colpa del bernoccolo!!
sabato 3 aprile 2010
Leggendo l'articolo sul PLE...
Ammiro il "diverso", chi ha il coraggio di distinguersi dalla massa. Forse mi sono dilungata un po' troppo, ma ho dato sfogo alle parole... per arrivare a ribadire il solito concetto: apertura degli orizzonti, libertà, diversità. Sempre leggendo l'articolo del Prof. una cosa tra tante mi è rimasta più impressa, il contributo che il singolo nodo dà alla rete. Per questo adesso mi piace l'idea del blog, e la vedo come un'opportunità per imparare ciò verso cui prima ero scettica, opportunità per seguire ciò che mi interessa, per comunicare, ma soprattutto per collaborare. Perchè ognuno ha qualcosa da insegnare. Tutti siamo in grado di collaborare. Basta solo provarci.
E' un po' come l'astenersi dal votare (visto che abbiamo appena passato le elezioni!) credendo che il proprio voto non serva, non conti nulla, quando invece è l'unico democratico diritto che ci è rimasto.
Ed è un po' come la raccolta differenziata, "se la faccio solo io, non è che ripulisco il mondo!".
Secondo me sono questi i concetti che ci dovrebbero insegnare a scuola, perchè se sapere quanti capelli aveva in testa Leopardi non ci servirà a niente nella vita, sapere invece che nel nostro piccolo possiamo collaborare è un ottimo modo, secondo me, per cominciare a stare al mondo come si deve. Concludo così questo lunghissimo (spero non noioso) post... nella speranza che tutti siamo consapevoli che qualcosa possiamo fare.
E perchè non cogliere l'occasione per fare tanti auguri di Buona Pasqua a chi casualmente è passato dal mio blog e ha letto molto pazientemente fino a qui... =)
"La prospettiva non è una speranza, la decisione che ha più importanza, la mia esistenza la voglio gestire ed è un mio diritto desiderare."
"Comunicare comunicare. Questa è la parola in cui confido per salvare una generazione forse anche due forse tre. Ogni uomo deve comunicare. Per resistere davvero, per capire l'emisfero, per non sentirsi solo, amare terra e cielo e trovare le parole per esprimere un disagio, un'emozione, una paura, che anche la paura più grande può svanire se trovi la forza di difendere il tuo pensiero."
domenica 28 marzo 2010
Siamo così, dolcemente complicate...
Un mix di forza, emotività, fragilità, freddezza, sensualità, energia. Noi fatte di tante chiacchiere e altrettanti silenzi, noi che ci basta osservare per capire. Tutte diverse, ognuna "con le sue". Noi che ogni tanto abbiamo bisogno di un paio di tacchi alti e un rossetto rosso per sentirci belle, noi e le nostre "flippe" mentali a iosa, noi che cerchiamo a ogni domanda sempre una risposta. Noi che spesso rispondiamo "tutto bene" quando magari non ce n'è una a posto, noi che abbiamo bisogno di certezze. Noi che se iniziamo a parlare di uomini non finiamo più, noi e le nostre "sedute psicologiche" tra donne.
Come dice la mia carissima Fiorella...
"Siamo così, dolcemente complicate, sempre più emozionate, delicate, ma
potrai
trovarci ancora quì, con le nostre notti bianche ma non saremo
stanche, neanche
quando ti diremo ancora un altro sì".
E non poteva che uscire la mia solidarietà femminile. Ogni donna cel'ha, in questo siamo tutte uguali. Faccio il tifo per la donna, chi mi conosce lo sa bene! La donna che si è conquistata una posizione, che è arrivata al pari dell'uomo attraverso la sua emancipazione e il suo coraggio.
Diceva Diderot:
"Quando si scrive delle donne bisogna intingere la penna nell'arcobaleno e
asciugare la pagina con la polvere delle ali delle farfalle".
Che uomo! Aveva capito tutto!! :P
E purtroppo ancora oggi la donna vive in realtà talmente complicate, che in certi paesi non può neanche scoprirsi il volto, e non è altro che un "forno-sforna-prole", come dico io. Ma non basta andare molto lontano per capire che ancora la donna è una figura debole, basta guardarsi intorno, oppure semplicemente dentro l'armadio, o allo specchio.
Qualche mese fa ho partecipato a una conferenza sulla magrezza, della quale era ospite Benedetta Barzini, ex modella di Andy Warhol. Ascoltare le sue parole mi ha fatto pensare. Nel suo femminismo, forse a volte anche un po' eccessivo, tante parole mi sono rimaste impresse...
"Aprite l'armadio di una donna. Ci sono cento abiti, tutti diversi. Una
donna ne ha tantissimi, ma non è. Un uomo ne ha uno solo, ed è. Noi donne per le
occasioni importanti indossiamo la giacca, l'unico abito del maschio."
"Ci mettono bustini talmente stretti da non farci respirare e tacchi 15 sotto ai
piedi quasi a volerci dire 'Così voi, donne, non potete andare tanto lontano'...
E se guardiamo in passerella, non vediamo altro che donne magre, che scompaiono
dentro abiti firmati."
Donne strumento della moda, di un'idea assurda che "più sei magra più sei bella", perchè l'abito ti risalta addosso, anzi, ti annienta, ed è meglio così. Eccola, la cattiva pubblicità, i modelli sbagliati che ci propongono continuamente e che continuano imperterriti a proporci, provocando sempre più vittime della moda, dell'anoressia.
Ma mettendo da parte i casi estremi, tutte noi ogni giorno (o quasi!) ci guardiamo allo specchio per vedere se abbiamo messo su qualche chiletto di troppo, noi che passiamo le ore prima di uscire, per essere belle, per piacerci.
O forse per piacere?
"Chissà quando una donna riuscirà a guardarsi allo specchio vedendo quella
che è, e non quella che dovrebbe essere, per piacere. Al maschio.”
Chissà... Perchè anche in questo, in fondo, siamo tutte uguali...
lunedì 22 marzo 2010
Oggi.. Penso al mondo. E a come gira storto.
"Dopotutto sono un uomo, e come l'animale segue l'animale più grande, io dovrei seguire chi ha il potere di decidere per me e poi mi lascia in mutande."
Cifre incontabili e assurde in tasca di persone come queste. Perchè?Poi ci chiediamo perchè mezzo mondo muore di fame. Un terzo mondo che non dovrebbe essere "secondo" per nessuno e invece... Invece purtroppo lo è, a quanto pare...
Perchè?
lunedì 15 marzo 2010
Se l'abito fa il monaco...
A tutti noi piace aprire l'armadio e perdersi dentro a mille vestiti diversi per mille occasioni diverse. Perche? Perchè è bello! E' bello svegliarsi la mattina o uscire la sera avendo a disposizione una collezione di scarpe, borse, jeans, magliette, cardigan, felpe, o che altro... Mille vestiti diversi per mille occasioni diverse. Io penso che faccia anche bene all'autostima, guardarsi allo specchio e PIACERSI. Ma il punto è... L'abito fa il monaco? La prima banale (tra l'altro nemmeno tanto banale) risposta è "certo che no, l'essere sta sotto l'abito. Conta l'interiorità, ciò che si ha dentro, non quello che si sfoggia!". Mia zia lavora in banca, e un giorno di qualche anno fa mi disse "Sai Veri, l'altro giorno venne un tipo, vestito di tutto punto, tailleur super elegante, rolex al polso, alla guida di un BMW z3, insomma, spirava soldi da tutti i pori della pelle. Eppure il suo conto in banca era secco. Non aveva una lira, ed era sommerso di debiti fino al collo. Invece la vecchietta vestita di stracci aveva una fortuna."
giovedì 11 marzo 2010
Tra un ruolo e l'altro...
“Adoro quando si chiede agli attori ‘Che stai facendo
ora?’ e loro rispondono ‘Sono tra un ruolo e l’altro’. Questa di vivere ‘la
vita tra un ruolo e l’altro’ è la mia frase preferita."Così comincia il mio Blog, con una frase di Andy Warhol e con la foto ritrovata tra vecchie cartelle del PC di un quadro immortalato in una mostra a Barcelona durante la gita di quinta liceo... Il mio Blog, uno spazio tra "ciò che è" e "ciò che sembra", tra il sottile confine che li separa, tra il "sono questo" ma "sono anche quest'altro"... Quante volte ci troviamo ad assumere ruoli diversi, anche nel corso di un momento qualunque di una giornata qualunque? Per i nostri siamo "il figlio", per qualcuno siamo "l'amico", per qualcun altro "un semplice sconosciuto", e tante altre "persone" diverse in un unico momento. E come io sono Veronica/studentessa di Medicina, ma sono anche Veronica/tante altre cose...
...così, questa foto a qualcuno di voi sembrerà il profilo di un uomo con la barba e i baffi, mentre qualcun altro ci vedrà una donna incinta che toccandosi il pancione è rivolta verso la finestra della sua stanza...
=)