giovedì 11 marzo 2010

Tra un ruolo e l'altro...




“Adoro quando si chiede agli attori ‘Che stai facendo
ora?’ e loro rispondono ‘Sono tra un ruolo e l’altro’. Questa di vivere ‘la
vita tra un ruolo e l’altro’ è la mia frase preferita."

Così comincia il mio Blog, con una frase di Andy Warhol e con la foto ritrovata tra vecchie cartelle del PC di un quadro immortalato in una mostra a Barcelona durante la gita di quinta liceo... Il mio Blog, uno spazio tra "ciò che è" e "ciò che sembra", tra il sottile confine che li separa, tra il "sono questo" ma "sono anche quest'altro"... Quante volte ci troviamo ad assumere ruoli diversi, anche nel corso di un momento qualunque di una giornata qualunque? Per i nostri siamo "il figlio", per qualcuno siamo "l'amico", per qualcun altro "un semplice sconosciuto", e tante altre "persone" diverse in un unico momento. E come io sono Veronica/studentessa di Medicina, ma sono anche Veronica/tante altre cose...

...così, questa foto a qualcuno di voi sembrerà il profilo di un uomo con la barba e i baffi, mentre qualcun altro ci vedrà una donna incinta che toccandosi il pancione è rivolta verso la finestra della sua stanza...

=)




4 commenti:

  1. vero hai proprio ragione e come disse il caro vecchio Pirandello: "ciascuno di noi si crede "uno" ma non è vero: è "tanti", signore, "tanti", secondo tutte le possibilità d'essere che sono in noi: "uno" con questo, "uno" con quello diversissimi! E con l'illusione, intanto, d'esser sempre "uno per tutti", e sempre "quest'uno" che ci crediamo, in ogni nostro atto. Non è vero!"
    =)

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  2. eh si..il caro e vecchio Pirandello che "allietava" le lezioni di letteratura italiana dell'ultimo anno di liceo aveva proprio ragione.. "Ciò che noi conosciamo di noi stessi, non è che una parte, forse una piccolissima parte di quello che noi siamo."

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  3. Personalmente cerco ogni giorno di impegnarmi per far si che ciò che sembro agli altri combaci con quello che sono... ma ancor prima è difficile riuscire a trovare se stessi veramente, nel proprio intimo, indipendentemente dalle varie sfaccettature che si potranno avere o da ciò che gli altri vedono in noi.. ma stare a riflettere costa più fatica di quanto possa sembrare,e ancora di più se lo facciamo su noi stessi..

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  4. "Indagarci" e cercare di conoscersi non solo costa fatica, ma siamo così complessi che non arriviamo mai a capirci fino in fondo.. Ma non per questo dovremo smettere di farlo, e anche se siamo UNICI nella nostra personalità, sono i modi diversi con cui gli altri ci vedono che si riscontrano su noi e ci fanno essere DI PIU' in UNO SOLO. Non è forse questo il bello di essere in tanti? Se fossimo soli senza gli altri saremo senza dubbio più semplici, eppure in fondo è così bello essere complicati.. :)

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