mercoledì 30 giugno 2010

"Caffè. Ti voglio."

Cosa voglio?

"Una bevanda ottenuta dalla macinazione dei semi di alcune specie di piccoli alberi tropicali appartenenti al genere Coffea, parte della famiglia botanica delle Rubiaceae, un gruppo di angiosperme che comprende oltre 600 generi e 13500 specie."


Perchè lo voglio?
Perchè mi sveglia.
O meglio, forse credo che mi svegli.
Sì, perchè secondo uno studio effettuato dall'Università di Cardiff attraverso il monitoraggio di un campione di 380 persone, lasciate sedici ore consecutive senza la tanto amata tazzina, pare che l'"effetto sveglia" non sia assolutamente attribuibile alla caffeina. Mi abbattono così il mito di caffè-superman-carica energetica-botta di vita? Ebbene sì. Eppure, non so stare senza caffè, senza quella tazzina di oro nero bollente. Chiamasi effetto placebo. Chiamasi falsa dipendenza. Chiamasi effetto psicologico. Chiamasi astinenza, dipendenza. Parrebbe quindi che prendere un caffè o qualsiasi altra cosa, abbia lo stesso identico effetto. Dunque, quel caffè che mi sveglia, che non mi fa dormire sul banco a lezione, che mi permette di studiare o di guardarmi un film per intero? Semplicemente un'illusione. Una costruzione mentale.
Il giorno prima del famigerato esame istologico credo di averne bevute 8. E se non fosse stato per loro non so se sarei riuscita a ripassare tutta Embriologia che non rivedevo da una settimana, in mezza nottata. Troppe eh. La regola? La moderazione. Sempre e comunque.
Vado a prendermi un caffè. :)

sabato 19 giugno 2010

e oggi mi lascio un po' prendere dall'illusione..

"Una illusione ottica è una qualsiasi illusione che inganna l'apparato visivo umano, facendogli percepire qualcosa che non è presente o facendogli percepire in modo scorretto qualcosa che è presente."
Ecco qualche piccolo assaggino...


Eppure non ruotano..!
E qui?? I quadrati non sembrano tutti uguali.. e invece..

Ma più che questo tipo di illusione ottica, ormai conosciuto ma pur sempre efficace, mi hanno colpito gli STEREOGRAMMI.


Un particolare aspetto della stereografia è quello della visualizzazione delle immagini stereografiche, così da ottenere una unica immagine tridimensionale, partendo da due immagini bidimensionali.Gli stereogrammi non sono altro che una realtà "virtuale": una immagine all'apparenza semplice o inutile che in realtà cela un'altra immagine nascosta al suo interno!

Ma come fare per vedere le immagini nascoste negli stereogrammi?


’ possibile visualizzare in modo corretto un'immagine stereografica, utilizzando le seguenti due particolari tecniche, senza l'aiuto di strumenti esterni, ma utilizzando esclusivamente i nostri occhi.


Tecniche di visualizzazione


Se guardiamo direttamente uno stereogramma mettendo quindi a fuoco su di esso non vedremo altro che una singola immagine piana contenente dei puntini casuali o delle texture ripetute e tutto questo non stuzzicherà molto la nostra attenzione.

Metodo della visione parallela
Bisogna guardare oltre lo schermo senza focalizzare l’immagine. Questo primo metodo consiste nel guardare le immagini come se volessimo mettere a fuoco un punto che sta oltre le stesse. Così facendo le linee di visione dei due occhi arrivano sull'immagine quasi parallele.


Metodo dello sguardo incrociato

Questa tecnica consiste nell’incrociare gli occhi quindi guardare e focalizzare un punto medio tra gli occhi e lo schermo senza mettere a fuoco l’immagine, proprio come quando vi "incantate" a guardare nel vuoto. Facendo così le linee di visione dei due occhi arrivano sulle immagini in modo incrociato. Una volta imparata la tecnica giusta occorrono pochi secondi per poter visualizzare le stupende immagini tridimensionali nascoste negli stereogrammi. Ovvero improvvisamente il monitor sfuocato, passa da due a tre dimensioni e dallo sfondo emergono e si modellano livelli di prospettiva diversi, parole, forme, figure...


Eccone due esempi, che sinceramente ancora non sono ben riuscita a decifrare, soprattutto il primo...

Io sinceramente non riesco a vederci niente, soltanto un marasma di colori indecifrabili... Eppure, qualcosa dovrebbe venir fuori secondo qualche occhio esperto!!

Diciamo pure che forse la classica illusione ottica, quella che ormai tutti conoscono, è sicuramente più rilassante e meno intrippante!!!!




































































































































































































































































































































































































































































































































































































































venerdì 18 giugno 2010

La musica?

Ti rilassa. Ti emoziona. Ti fa pensare. Ti fa volare lontano. Ti fa viaggiare. A volte ti fa magicamente essere dove vorresti. Altre volte ti apre gli occhi. Ti carica, ti fa muovere. Ti dà grinta. E ti libera, sa farti gridare. Può farti ridere, cantare come un matto. E sa farti piangere. Può farti capire. Immaginare. E sperare...
E' potente la musica. Ti sa restare in testa. Chi non ne ha un po' bisogno?!
E io ora, in questo preciso momento, sto ascoltando questa. Ligabue.. Oggi mi è presa così.. :)
Ogni passo è una scelta
ogni passo fa l’impronta
quante cose spegne la prudenza..
Ogni passo è in avanti
e ti porti tutto quanto che lì dietro non rimane niente..
E conosci tutti i santi, tutti i nomi dei potenti
e sai che fine fanno gli innocenti.
La verità è una scelta
la verità è già pronta
Ogni bacio è una scelta
ogni riga di gornale
ogni cosa che non vuoi sentire.
Ogni tanto non ci pensi
non pensarci è già una scelta..
Ogni battito è una scelta
ogni sguardo mantenuto
ogni nefandezza che hai scordato..
La verità è una scelta..

martedì 15 giugno 2010

PubMed

Eh bè! Interessante!! A parte il fatto che dovrò prendere in seria considerazione di andare un po' più d'accordo con l'inglese, tralasciando questa piccola parentesi personale, davvero eccitante l'idea di avere con un semplice clic informazioni quali per esempio l'intera sequenza del genoma del famigerato virus H1N1 o addirittura di quello umano. Dà quasi una sensazione di onnipotenza!
Ma, a parte questa prima impressione, trovo che sia davvero un passo avanti, nonchè un grosso aiuto per la ricerca, che non è fatta soltanto di sperimentazione in laboratorio, ma anche (e soprattutto) di comunicazione. E internet è il miglior modo, facile ed efficace, che permette a milioni di scienziati sparsi per il mondo di comunicare, di mettere a disposizione di tutti le proprie risorse e rendere pubbliche le proprie scoperte, al fine di collaborare. E così da Sidney, da Mosca, da Londra, da New York, da Firenze o da qualsiasi altro impensabile angolo del mondo, nello stesso momento diviene possibile una relazione nonchè uno scambio fruttuoso tra persone che operano nello stesso campo, e quindi di conseguenza anche noi studenti o qualsiasi altra persona interessata alla causa che conosca l'esistenza di simili motori di ricerca può in questo modo curiosare, scoprire, informarsi, conoscere, e imparare.
In una parola? Una conquista...

venerdì 11 giugno 2010

..botta d'assenza!

Ok, è vero, mi sono assentata per più di due mesi. Gli esami mi hanno rapita...
Studio, studio, studio, e alla fine il Cubo stava diventando la mia seconda casa. E ci stavo bene. Pensandoci, ora che sono "in ferie", devo dire che un po' mi manca...
E poi l'incubo chiamato istologia è svanito così in fretta che quasi ancora non mi sembra vero!!
Ahahahaha... e poi leggo il titolo del blog e penso "tra palco e realtà..." mmmh, ma che ero una veggente quando l'ho creato? Perchè ultimamente mi sembrerebbe fatto a pennello! Mi chiedo cosa sia più vero, tra aver passato istologia e essere uscita viva e illesa da un incidente con la macchina capovolta... Eppure, tutto è VERO (tra l'altro, anche io so Vero...)! Ok, sono pazza, sono pazza, ma d'altra parte, il bernoccolo deve pur avere i suoi effetti...
Ok, sono esperienze che quando le vivi ti cambiano tanto... Ma non è di questo che voglio parlare.
Diciamo che siamo in tempo di mondiali và, e anche se nella vita precedente mi sa proprio che di mestiere non facevo il calciatore, bè, lo ammetto, un "pochinininino" sono emozionata.

"Waka waka eh eh Tsamina mina zangalewa.. This time for Africaaaa"

Ok, sono pazza... colpa del bernoccolo!!